Stimolare l'autostima nei bambini

Autostima nei bambini

Le basi per l’autostima si costruiscono durante l’infanzia, non servono tattiche particolari se i bambini nell’arco della giornata ricevono compiti adeguati, obiettivi realistici e critiche costruttive nel momento in cui commettono errori.

Le mamme e i papà hanno la possibilità di costruire, mattone dopo mattone, giorno dopo giorno la sicurezza dei loro bambini grazie a un’educazione empatica che si concentra sui lati positivi dei figli e non sui loro sbagli. Alcune frasi come “Puoi diventare tutto ciò che vuoi” oppure “Mamma e papà credono in te” sono positive e trasmettono sicurezza. Il bambino guardandosi attraverso gli occhi dei genitori in questo modo si percepisce amato e rispettato per quello che è, qualsiasi cosa accada. Al contrario, frasi del tipo “Siamo convinti che tu possa fare di più” e “Devi puntare sempre al meglio” dietro un apparente messaggio positivo, esprimono giudizi, aspettative e frustrazione. Questo tipo di messaggi che a volte gli adulti comunicano inconsapevolmente, possono incrinare e demolire le basi dell’autostima, con risultati negativi e a volte anche irreversibili.

Per sviluppare al meglio la propria autostima, il bambino ha bisogno di un ambiente familiare che assecondi il ritmo di crescita e le sue inclinazioni personali. Nella relazione affettiva i genitori possono aiutare i figli a esprimersi al meglio e ad accettare i limiti, proponendo loro sempre obiettivi che, con il giusto impegno possono essere raggiunti e qualora così non fosse, insegnare loro a gestire il fallimento.

Nella vita di ogni giorno potreste da subito iniziare ad alternare rimproveri e complimenti tenendo a mente una piccola formula: il “rimprovero che fa crescere”.

Quando segnalate ai figli un loro comportamento sbagliato, non date l’impressione che quest’ultimo abbia incrinato l’affetto o la stima che nutrite nei sui confronti.

La comunicazione sarà più efficace se l’ammonimento verrà espresso tra due commenti positivi: «Siamo contenti che tu abbia aiutato a sistemare la spesa, ma la cameretta che ti avevamo chiesto di sistemare è ancora in disordine. Siamo certi che lo farai al più presto, del resto hai dimostrato di essere responsabile aiutando tuo fratello a fare i compiti!».

Pubblicato il 03/12/2017 alle ore 17:28

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Paola Bianchi, psicoterapeuta
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